Arriva la Bonarda perfetta

15.05.16

19 aziende agricole che appartengono al Distretto del Vino di Qualità dell’Oltrepò Pavese nel 2015 lanciano il Progetto Bonarda dei Produttori: ecco in 6 punti com’è la nuova versione del vino icona dell’Oltrepò Pavese, pronto a conquistare le enoteche e le tavole dei cultori di uno dei rossi frizzanti più amati d’Italia  

Punto per punto, ecco perché è diversa:    

1 Solo da Produzione propria La Bonarda perfetta proviene da uve che crescono nelle colline dell’Oltrepò Pavese: tutta la filiera di produzione, dal lavoro in vigna alla raccolta, la pigiatura, la fermentazione e l’affinamento avvengono rigorosamente in loco. Ciascuna fase di lavorazione è svolta internamente all’azienda agricola di riferimento, compreso l’imbottigliamento, così come è gestita direttamente la vendita al consumatore. Il Produttore vignaiolo è l’unico responsabile della filiera, dalla vigna al bicchiere.  

2 Tutta Croatina La Bonarda DOC dell’Oltrepò Pavese nasce dalla Croatina, l’uva autoctona dell’Oltrepò Pavese per eccellenza. La Bonarda dei Produttori è ancora più Croatina: quasi sempre vinificata in purezza dai vignaioli, con una resa massima per ettaro e una resa uva vino più limitata, esalta la tipicità di questo vitigno. La Croatina si trovava bene in Oltrepò già nel Medioevo: oggi si estende su 4000 ettari vitati e rappresenta il 70% dell’intera produzione nazionale.  

3 Autenticamente frizzante La leggendaria spuma porpora è prodotta naturalmente, senza anidride carbonica aggiunta. Questa schiuma vivace, generosa che sfuma nel bicchiere in due secondi netti, regala alla Bonarda la sua piacevolissima beva, che invita ad un secondo sorso. Consistenza, equilibrio, integrità di gusto: sono queste le parole chiave per descrivere la Bonarda dei produttori. Il merito è delle scelte di chi la fa: pratiche rispettose dell’ambiente e rese limitate in vigna, tecniche enologiche rigorose in cantina e una certificazione obbligatoria che impone uno standard più alto di qualità.

4 Con il Pedigree La Bonarda perfetta rispetta un elevato standard organolettico perché i Produttori si attengono ad un regolamento di produzione vincolante e più restrittivo rispetto al disciplinare stabilito per la Doc, con controlli sui campioni di vasca eseguiti dal laboratorio enologico B-Lab di Alba.  

5 Nella Marasca. La Bonarda perfetta s’imbottiglia solo nella Marasca: una bottiglia di vetro spesso, creata appositamente per conservare la pressione del vino vivace. Tonda come una ciliegia, nella silhouette rievoca una borgognotta ma è più corta. Il logo del Distretto del Vino di Qualità dell’Oltrepò Pavese, in rilievo appena sotto il collo, la rende inconfondibile.  

6 Rossa&intensa La Bonarda perfetta ha una spuma briosa ed evanescente che si trasforma in piccole bollicine fini; nel bicchiere è rosso rubino carico con riflessi porpora; al naso è intensa, gradevole. Il profumo è quello delle ciliegie, di una macedonia di fragole, o del melograno maturo; al palato è secca, abboccata, amabile con un retrogusto persistente e equilibrato tra sapidità e struttura.