Per Itaca Comunicazione – Santa Sofia significa Sapienza, una Sapienza che ha attraversato i secoli per diventare un modo di vivere e di lavorare e che in casa Begnoni hanno raccolto diventandone eredi. Cinquant’anni di Valpolicella trascorsi dedicando una vita intera a questo territorio, alla sua tradizione vitivinicola più antica e a questi vitigni straordinari. La famiglia Begnoni non poteva che festeggiare questo anniversario in maniera memorabile, portando un po’ di Valpolicella a Milano. Al tavolo di una cena Veronese in pieno stile Santa Sofia, accompagnata dai vini più importanti dell’azienda, Giancarlo e Luciano Begnoni accoglieranno i propri ospiti in un’atmosfera familiare e autentica. Si racconteranno attraverso i ricordi di questicinquant’anni in cantina trascorsi tra fatiche speranze e conquiste. Una cena a quattro mani a cura di due tradizionali e innovative realtà del panorama culinario di Valpolicella. Trattoria Caprini con la sua cucina autentica di collina fatta di sapori genuini e Trattoria Alla Ruota, reinterpretazione della tradizione grazie al tocco di creatività femminile firmato Lorenza e Odilla Peretti.
L’azienda: un percorso lungo due secoli di storia. Fondata nel 1811 l’azienda vinicola Santa Sofia ha sede a Pedemonte, a Nord di Verona,in una delle zone più magiche e generose della Valpolicella Classica. Santa Sofia qui da sempre è anima del luogo e ispirazione per chi lo abita, la sua presenza è nei gesti genuini di chi coltiva con rispetto e devozione questa terra. Un viale alberato e una porticina sotto la grande insegna in ferro battuto oltre la quale si presentano tre epoche storiche differenti. Le cantine storiche sorgono nella parte sottostante e a lato di Villa Santa Sofia, risalente al lontano 1560 e costruita su disegno del genio architettonico Andrea Palladio, di chiarata poi patrimonio mondiale dell’ UNESCO nel 1996. Già nella metà dell’ 800 l’azienda, produceva vini di grande qualità e in azienda pensarono per primi a quello che nel 1958, sarebbe poi diventato uno dei vini rossi da invecchiamento Italiani più prestigiosi: l’Amarone. In realtà le origini dell’Amarone vanno fatte risalire a circa 1500 anni fa, quando con Re Teodorico prendeva il nome di Acinatico. Un tempo si produceva solo Recioto. L’intuizione arrivò quando ci si rese conto che il prolungarsi della naturale fermentazione del Recioto dava un vino molto più secco dell’originale, non più dolce, bensì amaro. Le origini della tradizione enologica del luogo invece sono ben più remote. Parte delle antiche cantine visitabili ancora oggi, venivano utilizzate per l’affinamento dei vini già nel XIV e il XV secolo. La parte di cantina più antica fu costruita dai frati di San Bernardino nel 1300, quando eressero anche la cappella dedicata a Santa Sofia. Visitare la Valpolicella attraverso Santa Sofia vuol dire conoscere la cultura di questo territorio, il suo fascino e la sua storia, raccontate mentre si attraversano le cantine rimaste immutate dal tempo.
La famiglia Begnoni: testimoni e custodi di una grande tradizione enologica. Giancarlo Begnoni è un enologo della prestigiosa scuola enologica di Conegliano Veneto. La sua avventura enologica comincia già nei primi del 900′ con l’azienda di famiglia, dove succede al padre Luciano. Negli anni 60′ rileva l’azienda Santa Sofia dalla contessa Rizzardi, ampliandone e accentuandone sempre più la qualità della produzione vinicola, coniugando la tradizione a elementi di innovazione e proseguendo con la strategia dell’eccellenza, come lui stesso ama definirla. Una famiglia che guarda al futuro con le radici ben salde nella tradizione più tipica dei vini della Valpolicella e veronesi, come il padre Luciano aveva sempre sognato. La svolta arriva nel 67′ con la nascita del primo Amarone della Valpolicella Santa Sofia, annata 1964. Nello stesso anno vede la luce anche la Riserva dell’Amarone della Valpolicella, Gioè, nell’annata 64′. Con il passare degli anni Santa Sofia ha costruito e mantenuto una fama che l’ha vista crescerecon successo: da piccola azienda di grande qualità ad essere oggi a pieno titolo un’azienda con una delle cantine più importanti del Veronese. Oggi l’azienda gestisce 24 ettari di vigneto nella Valpolicella Classica e posiziona i propri vini sul mercato di circa sessanta paesi nel mondo, grazie anche a Luciano Begnoni, figlio di Giancarlo, che gestisce ora l’azienda insieme a suo padre.
Due anni fa la famiglia ha acquistato 45 ettari di terreno in Valpantena, zona orientale della Valpolicella, nel comune di Grezzana, località Briago, a 350-400 metri di altitudine in una zona storicamente vocata alla produzione di grandi vini rossi. Parte dei terreni acquistati sono convertiti in vigneto secondo metodi e tecniche di produzione in grado di rispettare al meglio l’impatto sulle risorse ambientali e seguendo la vocazione dei terreni e della posizione. Il progetto prevede inoltre il restauro del casale per la realizzazione di uno spazio dedicato all’accoglienza, completo di camere per l’ospitalità.